venerdì 28 luglio 2017

Sezione F

Ieri sera, un'altra piacevolissima serata con le compagne del liceo ed il nostro amatissimo professore, che ci ha omaggiate di un suo breve scritto dal titolo "L'arte di educare e l'elogio della disciplina". Stamattina me lo sono letto e, come mi aspettavo, ci ho trovato interessanti spunti di riflessione. 
A casa dell'amica che ci ha gentilmente ospitati, ognuna di noi ha portato qualcosa ed io ho provveduto al dolce. 
Poiché il nostro professore è intollerante al lattosio, ho preso il libro di Montersino "Golosi di salute", alla ricerca di una torta che facesse al caso mio. Ne ho trovata una che mi sembrava molto invitante, ancorché, forse, poco estiva, ma che proponeva un abbinamento di quelli che più amo: cioccolato e arance. 
Viste le esperienze non sempre felici con le ricette di Montersino, mi sono accostata alla preparazione del dolce con una certa cautela, aspettandomi di dover correggere qualcosa. E non mi sbagliavo. 
Tanto per cominciare, l'impasto del biscotto che sta alla base della torta, fatto seguendo la ricetta del libro alla lettera, è risultato davvero troppo liquido. Ho seguito il mio istinto e ci ho aggiunto prima un cucchiaio di farina, poi un altro, poi altri due. A quel punto, ho temuto che potesse risultare troppo asciutto ed ho aggiunto anche un altro cucchiaio d'olio. Certo, in questo modo, la torta non era più senza glutine, come nelle intenzioni dell'autore, ma, poiché non m'interessava che lo fosse, è andata bene così. Magari, volendo mantenerla comunque gluten-free, si potrebbe aumentare sia la dose di farina di mandorle che quella di amido di mais.
Altro punto dolente: nella ricetta non era indicato il diametro dello stampo da usare (odio quando fanno così!). Io ne ho usato uno da 24 cm, ma, in questo modo, lo strato di biscotto è risultato troppo alto e, di conseguenza, gli strati delle due chibouste son venuti più sottili, con uno squilibrio tra i vari strati. A mio parere, un cerchio da 30 cm sarebbe stato della misura giusta.
Al di là di questi problemi, la torta è venuta comunque molto buona ed il risultato mi ha soddisfatta.

Torta Sao Tomè

Per il biscotto finanziere

Albumi                                       180 g
Farina di mandorle                     125 g
Uvetta                                         120 g
Zucchero a velo                          100 g
Farina 00                                     4 cucchiai
Cioccolato fondente                    50 g
Amido di mais                             12 g
Acqua                                          30 g
Olio evo                                       25 g
Lievito chimico                            2 g

Versare nella ciotola della planetaria la farina di mandorle, lo zucchero a velo, l'amido di mais ed il lievito chimico. Impastare con la foglia, versando a filo prima gli albumi, poi l'acqua e, infine, l'olio. Aggiungere il cioccolato fuso a bagnomaria. Posizionare un cerchio da 30 cm unto d'olio sulla leccarda del forno rivestita di carta forno e colarvi il composto. Distribuirvi sopra l'uvetta ammollata in acqua calda e successivamente strizzata e asciugata. Infornare a 180 gradi per 15 minuti.

Per la composta d'arance

Arance non trattate                    500 g
Zucchero di canna                     150 g
Succo d'arancia                          75 g
Miele d'acacia                            40 g
Olio evo                                     15 g
Amido di mais                            5 g

La ricetta non lo prevedeva, ma io ho preferito, la sera prima, mettere le arance a mollo in acqua, dopo averle bucherellate con uno stuzzicadenti, come faccio quando preparo la marmellata, per eliminare l'amaro dell'albedo. Il giorno dopo, cambaire l'acqua e far bollire le arance per un'ora. Una volta cotte, tagliarle a pezzetti e rimetterle in pentola, insieme allo zucchero, all'olio e al miele Quando la composta si sarà addensata, legare con l'amido sciolto nel succo d'arancia. Proseguire la cottura per altri 5 minuti e far raffreddare.

Per la chibouste al cioccolato

Cioccolato al 70%                      250 g
Albumi pastorizzati                    200 g
Latte di riso                                200 g
Tuorli                                         80 g
Amido di mais                           15 g
Gelatina in fogli                         8 g

Con il latte di riso, i tuorli e l'amido preparare una crema (io ho usato il mio solito metodo del colino, ma voi potete procedere come per una normale crema pasticcera). Aggiungere il cioccolato tritato, mescolare ed aggiungere la gelatina ammollata e strizzata. Montare gli albumi a neve soda e mescolarli alla crema.

Per la chibouste all'arancia

Succo d'arancia                         200 g
Zucchero                                   200 g
Albumi pastorizzati                   175 g
Tuorli                                         125 g
Amido di mais                           30 g
Olio evo                                     15 g
Liquore d'arancia                       15 g
Gelatina in fogli                          8 g
Buccia d'arancia

Con il succo d'arancia, 35 g di zucchero, i tuorli e l'amido di mais, preparare una crema. Fuori dal fuoco, aggiungere la buccia grattugiata di un'arancia, l'olio, il liquore e la gelatina ammollata e strizzata. Montare gli albumi a neve ferma, aggiungendo, a metà strada, lo zucchero rimasto e unirli alla crema all'arancia.

Montaggio del dolce

Rivestire un anello di 30 cm con una stiscia di acetato. Mettere sul fondo il biscotto finanziere e distribuirvi sopra la composta d'arance. Colare la chibouste al cioccolato e mettere in freezer per qualche minuto, per farla rassodare un po'. Stratificare la chibouste all'arancia e mettere in frigo per un'ora. Trascorso questo tempo, decorare con sottili fette d'arancia e lucidare con gelatina neutra.










1 commento:

  1. Ma quanto mi piace!! Anche se adesso qui di arance non ne trovo più appena tornano sul mercato vengo e ti copio la ricetta compresa di correzioni.

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